La nostra storia
Chi Siamo
Dal rifugio dell’anima di un antico Palazzo parte un sentiero ai confini fra sogno e realtà, dove danzano, sotto archi e pietre che parlano, le antiche memorie della Rabatana.
Il nostro Palazzo dei Poeti
Il complesso del Palazzo dei Poeti è il primo intervento di recupero in una Rabatana, quasi del tutto abbandonata. Inizia a prendere corpo a partire dalla fine del vecchio millennio per concretizzarsi con l’inizio dei lavori di Restauro Conservativo il 2000.
Il sogno di Antonio Popìa, poeta, e della famiglia Popìa, si materializza nell’intento di recuperarne l’anima storico-architettonica e immateriale, di un Patrimonio dell’ Umanità da salvare, dando voce a pietre e archi e volte di…”Una volta”…!
Inaugurato a Capodanno del 2005, da allora, chiamato Palazzo dei Poeti, luogo di Accoglienza e Meta per il Viaggiatore che vuole nutrire Corpo e Anima in perfetto equilibrio.
Edificato ai piedi del castello, già nel V sec. D.C., come cintura, con cunicoli che si districavano a raggiera dal vecchio maniero alla Cripta della Collegiata di S. Maria Maggiore.
Ampliato nel 1600, nei documenti storici riportato come il Palazzo Canonico, su tre livelli, interamente in pietra e mattoni con una successione di archi e volte, tra ambienti e archetipi strutturali e architettonici dell’ epoca. Il piano più alto, il terzo, costruito nel 1834, con cornici aggettanti che inquadrano i moduli della facciata, sotto forma di lesene di porte e finestre, testimoniano le stratificazioni storiche e architettoniche del Palazzo delle epoche di costruzione.
Pregevole la cisterna ripulita dalle macerie, che accoglieva le acque piovane, convogliandole dal castello alle altre in Rabatana e in tutto il centro storico di Tursi. attraverso “vasi conduttori”, seguendo la linea di pendìo. Pietra Miliare di un progetto che mira al recupero di un intero borgo, dimenticato dal tempo e dall’uomo, ma di una bellezza che si sveglia dall’incantesimo e ritorna a vivere e perpetrare il suo ricordo Unico.
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